Nato come progetto di ricerca, sembra che un virus in grado di non essere sconfitto definitivamente sia possibile nella realtà. Ecco Frankenstein, il primo virus autorigenerante e variabile da utente ad utente.
Da una ricerca di Kevin Hamlen e Vishwath Mohan dell’Università del Texas, si è visto come sia possibile creare, almeno su carta, un virus in grado di adattarsi ai programmi utilizzati e presenti sul pc che fanno parte del sistema operativo, e di usare le loro stesse porzioni di codice per generarsi in forma malevola sul pc della vittima.
Praticamente, Frankenstein è in grado di usare pezzi di codice, o gadgets, di qualunque programma del sistema operativo per generare se stesso in un software malevolo non rintracciabile da alcun antivirus moderno.
In più, se fosse rimosso, continuerebbe a generare ad ogni accesso codice maligno completamente nuovo, a seconda della blueprint (carattere di comportamento generale) che gli è stata impostata dal malintenzionato creatore del programma.
Per i più curiosi, consiglio di dare un occhiata al prodotto della conferenza tenutasi a Dallas da parte di Hamlen e Mohan riguardo Frankenstein scaricando il pdf a questo link